Notizie da altre fonti

LO DICO AL CORRIERE - 11.03.2017

 
 

02.11.2015 - Aids: Impegno in Comune

 
 

17.10.2011 - Convegno "Le medicine orientali a integrazione della pratica corrente

 
 

09.02.2011 - Prostituzione - Dopo il caso dei due trans malati che avevano 600 clienti al mese

Fonte: Il Corriere della Sera

 

05.10.2010 - Fondo anti Aids, Usa da record. L'Italia non prende impegni

Fonte: Repubblica

26.08.2010 - La proteina che può battere l'Aids un'arma custodita dalle scimmie

Fonte: Repubblica

23.07.2010 - Ragazzi usate il preservativo, lo dice un cartoon

Fonte: Repubblica

23.02.2010 - Stop Aids: è ora di mantenere le promesse!

Il sei giugno prossimo, i leader delle nazioni più ricche del mondo si incontrano in Germania al summit del G8. Questo non è un incontro come gli altri, ma un incontro dove si prenderanno decisioni di vita e di morte, che influiranno sull'esistenza di milioni di persone.
La serata dell'incontro, gli organizzazioni in aiuto dei malati di AIDS presenteranno questa petizione per dire che le promesse fatte di aiutare i più poveri, sono promesse che DEVONO essere mantenute.
Oggi 9,5 milioni di persone sono affette dal virus, ma di queste solo 4 milioni hanno accesso alle cure.
Link per aderire alla campagna:
http://www.ua-now.org/

07.01.2010 - Usa, via libera agli stranieri sieropositivi cancellata la norma in vigore dall'87

01.12.2009 - Situazione Aids a Mantova

Il Reparto di Malattie Infettive dell' Azienda Ospedaliera "Carlo Poma" di Mantova rileva che dal dicembre 1988 al dicembre 2008 ci siano stati nella nostra provincia 407 casi cumulativi di Aids, di cui 251 per tossicodipendenze, 59 omosessuali e 97 eterosessuali.
Il massimo delle notifiche aids arriva nel 1994 con 47 casi, mentre sono 7 nel 2008.
A Mantova e provincia si contano 248 decessi a causa del virus, con un picco massimo nel ’96 con 36 decessi ed un minimo di 1, nel 2008.
Malattie Infettive segue oggi complessivamente 450 pazienti Hiv positivi, di cui l’85% in terapia.
Questo calo purtroppo non è dato dalla malattia che si indebolisce, ma dai miglioramenti delle cure, che oggi consentono ai pazienti di vivere più a lungo, ma non ancora di sconfiggere del tutto il virus.

 
 

06.08.2009 - Decodificato il genoma dell'Hiv "Così il virus si nasconde"

Fonte: Repubblica

 
 

28.07.2009 - Aids: virus da scimmie a uomo

CITTA' DEL CAPO, 23 LUG - E' stata ricostruita la mappa del comportamento del virus dell'Aids nelle piccole scimmie e nell'uomo, passando per gli scimpanzè. La ricerca, pubblicata su Nature, è coordinata da Beatrice Hahn dell'università dell'Alabama e condotta con la collaborazione di Jane Goodall, celebre per le sue ricerche sugli scimpanzè. I dati rilevati dallo studio sono importanti per capire quale ruolo gioca il sistema immunitario nell'infezione e potrebbero servire per un futuro vaccino.
Fonte: Ansa

 
 

24.07.2009 - AIDS: IN EUROPA DIAGNOSI SEMPRE PIU' TARDIVE, IN ITALIA 39%

CITTA' DEL CAPO - Sono in aumento in tutta Europa le persone con il virus Hiv che si accorgono dell'infezione molto tardi. In Italia accade per il 39% delle nuove diagnosi di sieropositività. E' una tendenza comune a tutti i Paesi Europei, secondo i dati presentati oggi in Sudafrica, nel convegno mondiale sull'Aids in corso a Città del Capo. La Svezia è al primo posto, con il 45% di diagnosi tardive, seguono Francia (38%), Gran Bretagna (33%), Germania (30%) e Spagna (28%). Paura dello stigma, mancanza di informazione e una bassa consapevolezza del problema sono le cause principali per cui non si fa il test. "Si è abbassata la percezione dei rischi legati all'Hiv sia nella popolazione sia nella classe medica, mentre il rischio non si è ridotto affatto", ha osservato il responsabile della Divisione Malattie Infettive dell'Istituto Spallanzani di Roma, Andrea Antinori. "I nuovi casi di Aids in Italia sono stimati in circa 140.000 l'anno e probabilmente fra il 25% e il 30% di questi corrispondono a un sommerso. Chi arriva tardi alla diagnosi, in Italia come nel resto d'Europa, è abbastanza anziano (fra 40 e 60 anni) ed eterosessuale, in molti casi si tratta di persone immigrate o con un basso livello culturale e socio-economico. Arrivare così tardi alla diagnosi (con un livello di cellule Cd4 pari a 100 o a 50, contro le 350 che si avrebbero con una diagnosi precoce) significa essere più suscettibili a nuove infezioni diverse dall'Hiv, avere problemi cardiovascolari, a fegato e reni, senza contare il rischio di diffondere l'infezione da Hiv perché non si sa di avere il virus. Non è facile nemmeno programmare la terapia perché gli studi su questi pazienti sono molto pochi. Oggi sono stati presentati i risultati dello studio Castle, basato sulle molecole ritonavir, atazanavir e lopinavir, mostrando come più efficace la combinazione delle prime due.
Fonte: Ansa

 
 

22.07.2009 - Le donne «sesso debole» contro l'Hiv

LONDRA - Le donne sono più deboli nel combattere l'Hiv rispetto agli uomini. Lo rivela una ricerca del Ragon Institute of Massachusetts General Hospital, del Massachussets Institute of Technology e dell'Università di Harvard (Usa). I risultati della ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Medicine, hanno mostrato che nelle donne c'è una diversa risposta del sistema immunitario al virus. «È come se le donne fossero naturalmente il "sesso debole" nei confronti dell'Hiv», ha spiegato Marcus Altfed, ricercatore a capo dello studio. «Il virus - ha aggiunto - progredisce più in fretta nelle donne. Il loro sistema immunitario reagisce attivando i recettori delle cellule dendritiche plasmocitoidi (pDC), tra le prime a riconoscere il virus. Questo attiva i linfociti T, che combattono il virus». Ma si tratta di una guerra al logoramento: se nelle prime fasi una risposta rapida può essere utile, il sistema immunitario viene letteralmente sfiancato dalla presenza costante del virus. «Nelle donne questa risposta avviene prima e le rende più deboli sulla lunga distanza. L'Hiv progredisce più velocemente verso l'Aids», ha detto Altfed.

«La nostra ricerca - ha proseguito - potrà portare ad elaborare delle nuove strategie per rallentare o bloccare l'Hiv». Per Jo Robinson del Terrence Higgins Trust «anche se esistono delle differenze genetiche tra uomo e donna, l'accesso alle cure rimane ancora il fattore principale per impedire che l'Hiv si trasformi in Aids. Sfortunatamente, le donne sono svantaggiate anche in questo caso, soprattutto nei paesi dell'Africa Sub-Sahariana nei quali sono più suscettibili di ammalarsi e hanno minore accesso ai trattamenti».

Fonte: Il Corriere della Sera

 
 

20.07.2009 - AIDS, Aperta conferenza del Sud Africa

CITTA' DEL CAPO - Nuovi farmaci per riuscire a scovare il virus Hiv dai suoi nascondigli segreti: è il nuovo obiettivo della lotta contro l'Aids, presentato dalla conferenza della International Aids Society che si apre questa sera in Sudafrica, a Città del Capo. Una nuova rotta nella battaglia contro il virus condivisa dall'americano Anthony Fauci, direttore dell'Istituto per le malattie infettive (Niaid) dei National Institutes of Health (Nih) statunitensi e uno dei maggiori esperti internazionali nella ricerca sull'Aids.

"Bisogna fare attenzione a parlare di 'cura' quando ci si riferisce agli attuali farmaci antiretrovirali", dice Fauci all'ANSA, in margine all'apertura dei lavori. "Tecnicamente quando si parla di una cura si intende la possibilità di eradicare completamente il virus dall'organismo", spiega. Nel caso dell'Aids, "questo obiettivo è difficile da raggiungere, ma non impossibile". Certamente non è un traguardo vicino, ma raggiungerlo è necessario. I farmaci antiretrovirali che hanno rivoluzionato la terapia e aumentato la sopravvivenza riducono notevolmente la presenza del virus Hiv presente nell'organismo, tuttavia non lo eliminano mai del tutto. "Sono stati un'ottima cosa - osserva Fauci - perché hanno permesso di prolungare la sopravvivenza e hanno offerto alle persone con l'Hiv la possibilità di tornare ad una vita produttiva. Uno dei problemi è che non tutti nel mondo hanno accesso a queste terapie; l'altro problema è che non riescono mai ad eliminare completamente il virus dall'organismo". Piccole quantità di virus Hiv restano infatti nell'organismo, annidate e nascoste in cellule e organi che gli esperti chiamano "santuari". Lì restano latenti, silenziose e indisturbate, finché non si risvegliano. Guarire, insomma, è ancora una chimera.

Tuttavia, prosegue Fauci, "nuovi tipi di farmaci potranno riuscire ad eliminare completamente il virus". Sono molecole allo studio e che devono ancora superare i test necessari per verificare sicurezza ed efficacia. Nel frattempo non si abbandona l'idea del vaccino, ma Fauci é più che mai convinto che questa vada ripensata dalle fondamenta. Proprio lo studioso americano, circa due anni fa, lanciò un appello per avviare daccapo la ricerca in questo settore, giunta a un punto morto. "Era un passo necessario, dopo tanti fallimenti. Adesso - osserva - dobbiamo concentrarci su alcune domande basilari ed é quello che stiamo facendo, ma questo sforzo richiederà molto tempo. Abbiamo bisogno di nuove informazioni che potranno venire dalla biologia strutturale e dallo studio del virus tramite la cristallografia". Queste nuove conoscenze, è convinto, permetteranno di dare un nuovo impulso alle conoscenze immunologiche sul virus Hiv: "ci aspettiamo - conclude Fauci - risposte importanti".

Fonte: Ansa

 
 

16.07.2009 - «Malattie e virus» Profilattici gratis per la movida

Altri tempi quelli in cui le farmacie esponevano solo creme antirughe e giochi per bebè. I farmacisti di Corso Sempione 5 hanno preferito tappezzare la vetrina con manifesti che inneggiano al sesso sicuro. Scelta insolita. Lo hanno fatto per informare i giovani che adesso nel cuore della movida di Milano arrivano i preservativi gratis. La farmacia Sempione ha deciso, infatti, di regalare profilattici dalle 21 all' 1 di notte. «Peccato non proteggersi», è lo slogan dei cinquecento volantini distribuiti negli ultimi giorni anche nei locali dell' Arco della Pace.
Chi ritira un preservativo avrà anche una riduzione del 10 per cento su eventuali acquisti commerciali. Recida il buono sconto: «Ricordati che le malattie a trasmissione sessuale sono in aumento tra i giovani. Solo il preservativo fa da barriera a questo tipo di patologia». È un dato di fatto. I numeri sulla diffusione delle malattie trasmesse per via sessuale sono preoccupanti. Oltre all' Hiv (in città si contano due infettati al giorno anche tra eterosessuali), c' è l' allarme papilloma: i dati del Ministero della Salute dicono che il virus colpisce il 75 per cento delle donne sessualmente attive. Ma a rischio contagio sono anche infezioni come clamidia, gonorrea, sifilide e candidosi. Di qui la decisione di distribuire gratuitamente i profilattici. «È un' iniziativa volta a educare i giovani - dice la farmacista Ilaria Zavattaro -. La nostra è una farmacia notturna. Così non abbiamo problemi a mettere a disposizione i preservativi: i ragazzi non devono vergognarsi di venire a chiederceli». Il loro prezzo medio è di 1 euro a pezzo. Per i giovanissimi comprali spesso è anche una questione di soldi. «Regalarli può essere un sistema per abituarli a proteggersi e far capire l' importanza del gesto». Commenta Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia e alla guida delle farmacie private milanesi: «Preferisco le iniziative coordinate. Per essere tutti insieme vicini ai cittadini con una rete che offre servizi». L' idea suscita, invece, qualche protesta tra i condòmini dei palazzi intorno alla farmacia che temono un viavai caotico sotto le finestre di casa.
Ravizza Simona

Fonte: Corriere della Sera

 
 

10.07.2009 - «Bellezza: estetica, esteriorità, estrosità. Capire gli adolescenti per interpretare gli adulti».

Promozione della salute
Venerdì 10 luglio alle ore 21, presso Lido Po, l’Avis di Borgoforte (Mn), organizza un incontro-dibattito.

Saranno presenti:
Dott. Giovanni Malagutti, psicologo e fondatore di Alfaomega associazione volontari;
Dott. Mino Rizzotti, talent scout, con le fotomodelle Marika, Fabiola, Zaira e Sibill;
Dott. Paolo Costa, dirigente unità operativa malattie infettive dell’ospedale «C. Poma» di Mantova;
Dott.ssa Paola Bovi, medicina estetica;
Dott. Norberto Piva, medico di medicina generale;
Dott.ssa Antonella Orioli, medico di medicina generale.

Una serata per parlare di un mondo affascinante ma che a volte preoccupa.

Per informazioni Avis Comunale di Borgoforte: 0376 649065

 
 

25.05.2009 - Il paziente con l’Hiv e l’incubo del segreto professionale

Fonte: Corriere della Sera

 
 

19.05.2009 - Aids: aperta nuova strada a vaccino

ROMA, 18 MAG -Ricercatori di Philalphia sono riusciti a proteggere scimmie dal Siv, virus che causa l'Aids nei primati, aprendo una nuova strada al vaccino. E' stato usato un nuovo approccio, trasferendo dei geni che producono molecole capaci di bloccare l'infezione. 'Abbiamo usato la strategia della 'cavallina' -spiega Philip Johnson- scavalcando la naturale risposta del sistema immunitario, che era il bersaglio di tutti i precedenti candidati vaccini contro Hiv e Siv'.
Fonte: Ansa

 
 

11.05.2009 - Patti Smith a Firenze contro l'Aids

FIRENZE, 7 MAG - Patti Smith sara' a Firenze il 24 maggio per una serata di beneficenza a favore dei malati di Aids alla Galleria dell'Accademia. L'artista terra' un reading di testi di Michelangelo, un evento che anticipa l'inaugurazione della mostra 'Robert Mapplethorpe. La perfezione della forma', dedicata al fotografo amico di Patti Smith, appassionato di Michelangelo e morto di Aids nel 1989. L'esposizione si terra' alla Galleria dell'accademia dal 26 maggio al 27 settembre.
Fonte: Ansa

 
 
 

23.04.2009 - AIDS: ISS; sieropositivi vivono piu a lungo connuove terapie

ROMA, 21 APR - L'epidemia di Hiv e Aids in Italia non diminuisce, ma si modifica. I sieropositivi vivono piu' a lungo e meglio, grazie alle nuove terapie. Le dimensioni della diffusione, pero', aumentano a causa di una allentamento sul fronte della prevenzione e della minore percezione del rischio di contrarre l'infezione, soprattutto dal punto di vista sessuale. Questo il quadro che emerge dai dati presentati oggi in commissione nazionale Aids dal Centro operativo Aids (Coa) dell'Istituto superiore di Sanita' diretto da Giovanni Rezza. Secondo lo studio sempre piu' persone scoprono di essere sieropositive solo al momento della diagnosi di Aids, ovvero in uno stadio di malattia molto avanzato. La percentuale degli ''inconsapevoli'' e' aumentata dal 21% nel 1996 al 60% nel 2008. I dati mettono in luce, inoltre, che la diminuzione dei nuovi casi non e' da attribuire a una diminuita incidenza delle nuove infezioni da Hiv, quanto piuttosto all'effetto della terapia antiretrovirale combinata. Il trattamento, infatti, ha rallentato la progressione della malattia, riducendo sia il numero dei pazienti che evolvono in fase conclamata che il numero dei decessi.
Fonte: Ansa

 
 

20.03.2009 - La Ue replica al Papa sui preservativi: -Sono essenziali nella lotta all'Aids-

 
 

18.03.2009 - Il Papa: l'AIDS non si combatte con i preservativi

Un coro di critiche, accompagnate da una valanga di dati sulla diffusione del virus Hiv, da società civile, Ong e scienziati, e un silenzio quasi totale dal mondo politico hanno accolto le parole del Papa sul no all'uso dei preservativi nella lotta all'Aids.

"Non servono anzi aumentano i problemi", ha detto Ratzinger mentre volava verso il Camerun, prima tappa della sua visita in Africa, continente in cui vive il 67% dei sieropositivi dell'intero pianeta. Parole che in un istante demoliscono anni di campagne di informazione e sensibilizzazione messe in atto dall'Onu, dalle associazioni gay e dalle Ong che lavorano a stretto contatto con i sieropositivi e che oggi tornano a ripetere il loro monito: il preservativo è "fondamentale" nella lotta all'Aids, "é un'arma decisiva". Tace, tranne qualche eccezione, la politica. Nessuna reazione arriva infatti da Pd, Pdl e altre forze parlamentari, mentre interviene - solitario - il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero: "Nessuno vuole negare al Vaticano di proporre la propria concezione della sessualità - dichiara - ma la tutela della salute delle persone e la lotta all'Aids impone la prevenzione e quindi la distribuzione di preservativi".

I radicali parlano di "falsità antiscientifica" e lanciano un appello proprio a quella classe dirigente rimasta in silenzio: "dimostri coraggio, coerenza e serietà smentendo quelle frasi che alimentano l'ignoranza e la diffusione dell'Aids". Appello finora inascoltato. Tocca quindi alla società civile prendersi la responsabilità di condannare il "grave errore" del pontefice e la "cattiva informazione" contenuta nelle sue dichiarazioni. "Siamo alla complicità consapevole di contribuire al diffondersi di una patologia che proprio in Africa assume i tratti di vera e propria pandemia", afferma il presidente dell'Arcigay, Aurelio Mancuso, mentre "il comportamento umano morale e corretto evocato dal papa ha per ora solamente contribuito ad aggravare la disastrosa situazione africana". Franco Grillini, presidente di Gaynet, parla di "responsabilità non solo morale, ma anche diretta, della chiesa cattolica nella mancata prevenzione alla diffusione dell'Hiv", mentre Actionaid cita i dati dell'Unaids (33 milioni di persone infettate nel mondo, di cui 22 nell'Africa sub-sahariana) e ricorda che il preservativo resta "un'arma decisiva per la prevenzione". Anche il mondo scientifico si preoccupa di confutare la tesi del papa e cioé che i preservativi "aumentano i problemi". "Penso che il Papa sia stato informato da cattivi consiglieri - dichiara l'immunologo Ferdinando Aiuti da sempre impegnato nella ricerca e nella lotta a questa malattia -: la scienza ha dimostrato che i preservativi sono un'arma fondamentale contro l'Aids e tutte le malattie sessualmente trasmesse".

Fuori dal coro la World Women's Alliance for Life & Family (Wwalf) che il 20 e 21 marzo terrà in Vaticano la Prima Conferenza Internazionale su donna e diritti umani: considerare l'uso del preservativo come la panacea nella lotta all'Aids "denota o ignoranza o malafede", afferma la presidente Olimpia Tarzia, mettendo in guarda da "un inganno che induce, particolarmente le giovani generazioni, a una falsa sicurezza, esponendoli maggiormente al rischio".

(di Laurence Figà-Talamanca)
Fonte: Ansa

 
 

04.03.2009 - Festino a luci rosse, clienti a rischio Hiv

ROMA - La tutela della salute pubblica prima di tutto. Per questo i Carabinieri del comando provinciale di Roma hanno deciso, tra mille accortezze e molto riserbo, di lanciare un appello a chi lo scorso anno ha frequentato una villa a luci rosse nella zona dei Castelli Romani ed è ora a rischio Hiv. L' appello, hanno spiegato i Carabinieri d' accordo con la procura di Velletri, è rivolto ai cittadini che attraverso il sito Internet www.eroticgessica.com hanno avuto incontri a luci rosse con prostitute e trans e ora sono invitati a fare accertamenti clinici al più presto. È stato accertato infatti che una delle persone che intratteneva i clienti è sieropositiva. Il numero delle persone coinvolte è notevole. Il sito, fermo a ottobre 2008, aveva registrato fino ad allora 286.396 contatti. La pagina internet e il luogo dove avvenivano gli incontri, una villetta appartata sulla via Appia nella zona dei Castelli Romani, salirono alla ribalta della cronaca nell' ottobre del 2008 quando i carabinieri di Velletri arrestarono tre persone e scoprirono un fiorente giro di incontri per scambisti e serate di sesso di gruppo. Con l' accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione finirono in manette un transessuale e due agenti della polizia penitenziaria, marito e moglie.

Fonte: Repubblica

 
 

04.03.2009 - Aids: sempre piu' diffuso a Cuba

L'AVANA, 1 MAR - Cresce inesorabilmente l'epidemia di Aids a Cuba, dove sono ormai oltre diecimila i sieropositivi. L'allarme è di Barbara Venegas, direttrice del programma di prevenzione e lotta contro l'Aids e le malattie sessualmente trasmissibili. L'aumento, +3,4% nel 2008, sarebbe legato alla crescente bisessualità. Tra le donne solo all'Avana c'è stato un +6,7%. Venegas ricorda che sono comunque le cifre minori di tutti i Caraibi e tra le più basse al mondo.

Fonte: Ansa

 
 

26.02.2009 - Aids: non scende il numero nuovi casi, pochi fanno il test HIV


ROMA, 20 FEB - Da 7-8 anni non si riesce a ridurre in Italia il numero di nuove infezioni di Hiv, circa 4000 l'anno: questo plateau dell'incidenza dell'infezione si deve anche al fatto che ancora pochi fanno il test per scoprire se ci si e' infettati. Il virus, aiutato dalla paura di sottoporvisi, continua a girare indisturbato. A dirlo sono Andrea Antinori, Direttore malattie Infettive dello Spallanzani di Roma e Adriano Lazzarin, Primario della Divisione di Malattie Infettive del San Raffaele di Milano, nel corso dell'incontro per presentare i primi risultati dello studio italiano Adone su Atripla. E' in corso un progetto sperimentale per facilitare l'accesso ai test, ha detto Lazzarin: si tratta di Easy test, sperimentato a giugno a Milano e a novembre a Torino, consiste nell'affiancare al test classico sul sangue, uno sperimentale sullla saliva, veloce e semplice (il test 'cerca' nella saliva gli anticorpi contro l'HIV). Ogni anno in Italia si registrano 4000 nuove infezioni, dato stabile da 7-8 anni. Cresce la quota di soggetti che scoprono di essere sieropositivi in fase avanzata di malattia (oltre il 30%) e si stima che dei circa 120 mila soggetti HIV positivi in Italia oggi, almeno uno su quattro non sappia di essere infetto. L'emergenza di questo 'sommerso' potrebbe essere favorita se fare il test di sieropositivita' divenisse nel nostro paese una pratica normale, facilitata il piu' possibile per raggiungere anche i piu' giovani. E' questo l'obiettivo del progetto EASY TEST. Il risultato del test sulla saliva e' pronto in 3 minuti ma e' da confermare con il tradizionale prelievo di sangue. ''A partire da questo progetto sperimentale - conclude Lazzarin - si potrebbe arrivare a rendere disponibile il test dal medico curante in modo da promuoverlo il piu' possibile''.
Fonte: Ansa

 
 

24.02.2009 - Aids: in Italia 120mila sieropositivi, 1 su 4 non lo sa

Oltre il 30% delle diagnosi del virus dell`Hiv arriva in una fase avanzata della malattia e sono sempre più i pazienti che scoprono di aver contratto il virus in ritardo. Inoltre uno su quattro dei sieropositivi italiani non sa di essere malato, un quarto di oltre 120 mila persone, secondo le stime. "È importante ribadire la necessità del test, che è anonimo, sicuro ed efficace", dice Andrea Antinori, direttore del Dipartimento clinico dell`Istituto nazionale Malattie infettive "Lazzaro Spallanzani" di Roma. Sul fronte della ricerca ci si sta muovendo per la semplificazione dei trattamenti. Le terapie antiretrovirali, che hanno migliorato la qualità di vita dei pazienti, all`origine costituite da un cocktail di molecole diverse che poteva raggiungere anche le 25 compresse al giorno, sono oggi notevolmente migliorate, con la concentrazione dei principi attivi in farmaci monodose quotidiani di più semplice somministrazione. L`aderenza incompleta al trattamento è ancora la principale causa degli insuccessi delle cure- sostiene Antinori - e almeno il 30% dei pazienti ha questo tipo di comportamento".

Fonte: salute24

 
 

23.02.2009 - AIDS: in Cina è la malattia infettiva più mortale

PECHINO, 18 FEB - L'Aids e' divenuto la malattia infettiva che uccide di piu' in Cina, con la media di almeno un morto e mezzo l'ora nei primi nove mesi del 2008. Lo ha annunciato il governo. L'Aids ha superato la tubercolosi e la rabbia come numero di vittime, secondo quanto riporta un comunicato del Ministero della sanita' cinese. Le cifre complete per il 2008 non sono ancora disponibili. Intanto, pero', si rende noto che da gennaio a settembre sono morti in Cina 6.897 malati di Aids su 26.4302 infettati dal virus. Lo ha precisato il ministero, secondo cui sono 34.864 le persone morte di Aids da quando il virus e' stato segnalato per la prima volta nel paese, negli anni '80. Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite per l'Aids, tra 30 e 50 milioni di persone sono minacciate dal virus in Cina, dove la trasmissione per via sessuale sta diventando via via piu' significativa. In questo quadro, numerosi esperti e organizzazioni giudicano i dati ufficiali diffusi da Pechino fortemente inferiori alla realta'.
Fonte: Ansa-Afp

 
 

04.02.2009 - Cassazione: Piu' privacy sui test Aids

ROMA - Forte richiamo della Cassazione agli ospedali che non solo devono fare di più per tutelare la privacy dei pazienti affetti da Aids - evitando, ad esempio, che le loro cartelle cliniche contenenti pure i dati sulle abitudini sessuali siano alla portata di tutti - ma devono anche astenersi dal sottoporre al test anti-Hiv le persone che non danno il consenso all'analisi, compreso il caso in cui ci sia la "necessità clinica".

La Suprema Corte, infatti (sentenza 2468), ha accolto il ricorso - per violazione della riservatezza - di un paziente omosessuale sieropositivo che aveva chiesto, senza ottenerli, 500 mila euro di risarcimento all'ospedale umbro dove era stato ricoverato per febbre alta e calo di globuli bianchi. Dopo il 'no' della Corte di Appello di Perugia al risarcimento, adesso la causa sarà decisa dalla Corte di Appello di Roma che dovrà accogliere le richieste del paziente 'non rispettato'. All'uomo era stato fatto il prelievo per il test anti-Hiv senza il preventivo consenso. L'esito positivo del test era stato annotato nella cartella clinica insieme a dati sensibili "non rilevanti", come la sua omosessualità, e la cartella era stata lasciata in un luogo non protetto. Tant'é che la madre del paziente aveva appreso la verità sul figlio leggendo la cartella 'depositata' sul termosifone della 'sala infermieri'. Tra le conseguenze della diffusione della notizia, l'uomo - che era un commerciante - aveva dovuto chiudere la sua attività.

Senza successo, in Cassazione, l'ospedale ha sostenuto di aver agito nell' interesse del malato e che il test senza consenso si era reso necessario per curarlo tempestivamente. Inoltre, secondo il nosocomio l'anonimato del test è previsto solo per le indagini epidemiologiche. I supremi giudici hanno replicato che anche in caso di necessità clinica "il paziente deve essere informato del trattamento cui lo si vuole sottoporre ed ha il diritto di dare o di negare il suo consenso, in tutti i casi in cui sia in grado di decidere liberamente e consapevolmente". Quanto alla privacy violata, la Cassazione osserva che se è vero che l'anonimato è previsto solo per le indagini epidemiologiche, ciò "non consente tuttavia di escludere che anche per le indagini cliniche debba essere rispettata quanto meno la riservatezza del paziente, adottando tutte le misure per evitare che l'esito del test e i dati sensibili siano conoscibili anche al di fuori della cerchia del personale medico e infermieristico adibito alla cura".

Fonte: Ansa

 
 

7.12.2008 - AIDS: DONNA PIU' A RISCHIO, TROVATO NUOVO MECCANISMO DELL'INFEZIONE

ROMA - Il virus dell'Hiv può infettare la donna più facilmente del previsto, raggiungendo il proprio obiettivo anche attraverso il transito della mucosa vaginale superficiale, finora ritenuta una barriera invalicabile per l'Hiv. A dimostrarlo in laboratorio Thomas Hope della Northwestern University Medical School di Chicago, utilizzando tessuti femminili umani e di scimpanzé e il virus Hiv reso 'fluorescente' per seguirne il percorso di penetrazione. Gli strati superficiali sono risultati tutt'altro che impenetrabili per il virus, il punto debole dell'epitelio squamoso della vagina è la linea di ricambio cellulare, ovvero il punto in cui cellule giovani sostituiscono cellule epiteliali vecchie. Una volta trovato il varco, hanno spiegato gli esperti nel corso del Meeting Annuale della American Society for Cell Biology (ASCB) a San Francisco, il virus in poche ore arriva alle cellule di difesa giusto sotto l'epitelio e dà il via all'infezione. Oltre la metà dei nuovi casi di infezione da Hiv nel mondo sono donne, disinformazione e tabù ancora oggi limitano l'utilizzo del condom nei rapporti. Finora però si riteneva che l'infezione colpisse la donna nei rapporti non protetti quando il virus trova accesso alle cellule immunitarie presenti nel collo dell'utero, mentre l'epitelio vaginale si riteneva una fortezza impenetrabile, a meno che non vi fossero lesioni cutanee come quello dovute all'herpes genitale. Questo studio mostra quindi un nuovo meccanismo di accesso virale molto semplice e ribadisce ancora una volta l'importanza del preservativo nei rapporti a rischio.

 
 

05.12.2008 - Un rap contro l'Aids: scarica il brano "Quando sei lì per lì" degli Assalti Frontali

Il brano rap "Quando sei lì per lì", realizzato per la Campagna di Prevenzione Aids 2007/2008 del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali - Settore Salute, è è stato scritto e suonato dagli Assalti Frontali in occasione della Giornata Mondiale contro l' AIDS 2008 che si celebra come ogni anno il 1° dicembre.
“Quando sei lì per lì’”, scaricabile gratuitamente, è stato realizzato appositamente per la Campagna Informativa (non verrà commercializzato, così come non farà parte di alcun album) seguendo le linee guida redatte dalla Commissione nazionale AIDS, focalizzando principalmente l’attenzione su tre punti:
Favorire un cambiamento culturale che porti a sdrammatizzare e normalizzare l'uso del preservativo

  • Far capire ai giovani che la malattia non è reversibile. Ci sono cure che in molti casi ne arrestano la progressione. Ma vanno seguite per tutta la vita
  • Evidenziare l’importanza di un’assunzione di responsabilità nei rapporti sessuali, così come avviene in altri comportamenti che riguardano le relazioni interpersonali
La cultura Hip-Hop ha enormi potenzialità in campo educativo. Ed il Rap è un efficace canale di auto-narrazione, uno strumento di dialogo, di confronto con se stessi.

Fonte: Ministero della Salute


03.12.2008 - Aids, 33 milioni di malati in tutto il mondo

Si è celebrata il 1 dicembre la Giornata Mondiale per la lotta all'Aids per ricordare che nel mondo sono i 33 milioni le persone infettate dal virus e che a queste, ogni giorno, si aggiungono 7500 nuove infezioni.

Il 2008 segna anche il ventesimo anniversario di questa ricorrenza che, anche quest'anno, intende richiamare l'attenzione su una pandemia che in realtà non è mai cessata, soprattutto in Africa e nei paesi dell'Est, ed ora anche in India e in Cina, dove il virus sta dilagando. Secondo uno studio dell'Oms il test precoce e l'immediata terapia antiretrovirale per tutti i diagnosticati positivi potrebbe ridurre, in un paese con un alta prevalenza di persone con Hiv, le infezioni del 95% in dieci anni, abbassandole da 20 per mille a 1 per mille.

E' stato ricordato nel corso del secondo incontro nazionale del Network Persone Sieropositive (NSP) che si è aperto a Torino in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale dell'Aids, anche se per il 69% degli italiani l'Aids non fa più notizia, nel nostro paese si registrano 4000 nuove infezioni l'anno e ci si continua ad infettare con il virus del'Hiv. Fonte: Rainews24



07.10.2008 - NOBEL: FAZIO, DIRE AI GIOVANI CHE AIDS NON E' SCONFITTO

"Soddisfazione" per il premio Nobel a Luc Montagner, che "ha reso l'Aids una malattia non più mortale", ma attenzione al messaggio, specie per i più giovani: di Aids non si guarisce, e malgrado i processi prodigiosi della medicina la qualità della vita è danneggiata anche pesantemente dalle terapie antiretorivirali. Il Sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio commenta così l'assegnazione dei premi Nobel per la Medicina, che quest'anno hanno premiato proprio gli scopritori dell'Aids e del papillomavirus. "Tra i giovani c'è una ridotta percezione del rischio - segnala Fazio - e non vorrei che l'enfasi data a questo meritatissimo Nobel faccia capire che l'Aids non è più un problema, che è una malattia curabile". E' vero, grazie anche al lavoro di Montagnier, che "l'Aids non è più una malattia mortale, ma gli antiretrovirali sono una terapia pesante, che condiziona la qualità della vita e soprattutto che dura tutta la vita". Quanto ai fondi per la ricerca, Fazio ricorda che in Italia la situazione è buona: "Per la ricerca facciamo molto. La Commissione Aids ha stanziato 10 milioni di euro in due anni, credo non sia poco".

Fonte: La Repubblica


 

11.09.2008 - Tanzania: un piano per gli orfani dell’HIV

(Dar Es Sallam) Un piano di emergenza per combattere l’Hiv ed evitare che migliaia di bambini rimangano orfani.
E’ questo il traguardo che il governo di Dodoma intende raggiungere con un programma quinquennale da realizzare in collaborazione con il Fondo Globale per la lotta all'Hiv e il governo statunitense.

Da un’indagine condotta dal Fondo Globale per la lotta all’Hiv, lo scorso febbraio, risulta che oggi nel paese sono circa 2,5 milioni i bambini rimasti orfani perché i genitori hanno contratto la malattia.

Il piano, che partirà ad ottobre, prevede due livelli di intervento: uno focalizzato sulla prevenzione della malattia con attività di informazione e sensibilizzazione rivolte alla popolazione locale, l’altro destinato alla distribuzione di medicine per curare la malattia.

Fonte www.allafrica.com, Aibi

 
 

08.09.2008 - Leggere fa bene alla salute

L' 8 settembre Giornata internazionale Unesco
«Saper leggere e scrivere è la miglior medicina»: è questo lo slogan della Giornata internazionale per l'alfabetizzazione che si celebrerà in tutto il mondo lunedì 8 settembre e che quest' anno è dedicata al rapporto tra alfabetizzazione e salute. A Parigi saranno premiati i quattro progetti vincitori del Premio Unesco su questo tema. I riconoscimenti (20mila dollari ciascuno) andranno ad iniziative avviate in Brasile (il progetto «Alfabetizando com saude», avviato nella città di Curitiba in ambito scolastico e sanitario), in Zambia (programma «Reflect and Hiv/Aids» del People' s action forum che promuove l' alfabetizzazione delle donne «per la prevenzione e la cura delle malattie»), in Sud Africa (Kwanibela Project a favore delle donne nelle campagne) e Etiopia (Associazione per l' educazione non formale e degli adulti per il programma «Literacy plus»).
Fonte: Corriere della Sera
Unesco.org

 
 

06.09.2008 - La diffusione dell'Aids in Europa? Tutta colpa delle legioni romane

E se fossero le legioni romane la causa della diffusione dell’Aids in Europa? Sembrerebbe assai improbabile, dato che l’infezione risale ai primi Anni 1980. Eppure questa ipotesi - sviluppata dal gruppo di Eric Faure dell’Università della Provenza a Marsiglia e ripresa dal settimanale «New Scientist» - è convincente. Essa ruota intorno a un gene, il CCR5. Anzi, alla sua variante delta 32 che, mancando di alcuni elementi del Dna, complica l’attracco del virus Hiv, di fatto impedendogli di entrare nei globuli bianchi. Le persone che nel loro patrimonio genetico hanno questa mutazione non si infettano facilmente e, se si infettano, sviluppano molto più lentamente l’Aids.

Chi sono queste persone? Dove stanno? L’analisi geografica della distribuzione di questo gene-scudo - che ha implicato lo studio di 19 mila campioni di Dna in tutta Europa - ha portato a una sorpresa: negli italiani, negli spagnoli e nei greci il gene mutato praticamente non esiste, la sua frequenza oscilla tra zero e sei per cento della popolazione. Ma più si sale verso Nord, più sale la frequenza: è nell’8-11 per cento dei tedeschi e dei britannici e addirittura nel 15 per cento degli europei che vivono in regioni dove l’impero romano non è mai arrivato. Ecco perché la suscettibilità all’Aids, andando a ritroso, potrebbe essere colpa di Giulio Cesare e delle sue legioni.

Il confine tra i popoli con un’alta o una bassa percentuale di CCR5-delta 32 nel loro Dna ricalca esattamente quello dell’impero romano, così come si è evoluto tra il 500 a.C. e il 500 d.C. Mille anni in cui i conquistatori - che avevano per natura bassi livelli di CCR5-delta 32 - hanno scorrazzato per l’Europa, si sono insediati stabilmente in alcune zone, sono stati respinti in altre. E insieme alle strade, ai ponti, agli acquedotti e alla passione per il vino, hanno portato anche qualcos’altro, che ha mutato il patrimonio genetico delle popolazioni con cui sono entrati in contatto.

La risposta più ovvia - hanno portato una mescolanza con le donne locali - è stata scartata dai ricercatori francesi. Secondo loro, è più convincente l’ipotesi di una malattia che colpisce i giovani in età riproduttiva, una delle grandi malattie infettive come la peste, alla quale chi ha nel suo Dna la mutazione CCR5-delta 32 è particolarmente sensibile. Una malattia che, decimando chi era portatore di quel gene, ha portato alla sua progressiva scomparsa nelle generazioni successive.

L’analisi francese dimostra chiaramente che le popolazioni che stavano al di là di quella Grande Muraglia che era il «limes», la linea di confine dell’impero romano - il Vallo di Adriano in Gran Bretagna, il Vallo germanico, il Vallo danubiano - e dunque non sono entrate in contatto con i romani, hanno potuto trasmettere nei secoli il CCR5-delta 32, con ciò fornendo ai loro discendenti uno scudo genetico che si è rivelato provvidenziale duemila anni più tardi quando, dall’Africa, è arrivato un virus quasi onnipotente. Che però contro la variante 32 poteva poco.

MARINA VERNA
Corriere della Sera


 

06.09.2008 - Aids: scoperta in Brasile crema anti-hiv da alghe marine

ROMA - Scienziati brasiliani hanno annunciato la scoperta di alghe marine utili nella produzione di medicinali anti-Aids. Tre elementi, tenuti segreti, presenti negli organismi marini della costa brasiliana hanno dato risultati positivi nei test. La ricerca è stata patrocinata dal ministero brasiliano della Sanità, e sviluppata dall'Istituto Oswaldo Cruz di Rio de Janeiro. Le sostanze scoperte dovrebbero permettere la produzione di una crema vaginale che impedirebbe la trasmissione della malattia per via sessuale. Il prodotto potrà essere applicato anche 12 ore prima del rapporto. Secondo gli scienziati brasiliani, i risultati dei test sono stati molto promettenti: gli esperimenti su pazienti inizieranno nel 2010 e, se tutto andrà bene, i primi prodotti dovrebbero arrivare già nel 2014. (Agr)

 
 
 

11.08.2008 - Aids: Termina la conferenza mondiale

Città del Messico: Con un appello all'impegno globale contro lo stigma e per rafforzare ovunque le azioni di prevenzione si chiude la conferenza mondiale sull'Aids di Città del Messico.

Quella di Città del Messico è stata una delle più grandi e seguite conferenze mondiali sull'Aids, ha detto il presidente uscente della Societa' Internazionale per l'Aids (Ias), Pedro Cahn, nella cerimonia di chiusura. ''L'impegno di questa conferenza - ha detto - è assicurare ovunque nel mondo la lotta allo stigma. Quella di Città del Messico è anche la prima conferenza mondiale nella quale la prevenzione gioca un ruolo da protagonista''. Perché gli interventi di prevenzione siano efficaci e disponibili ovunque nel mondo ''i fondi per realizzare i programmi dovranno essere disponibili prima possibile''.
Prevenzione efficace e lotta allo stigma sono destinate ad andare di pari passo nei prossimi anni anche per il co-presidente della conferenza mondiale, Luis-Soto Ramirez.

Fonte: Ansa

 
 

05.08.2008 - Conferenza mondiale su Aids a Città del Messico. I piu colpiti: donne e giovani

Un appello drammatico, toccante, rivolto ai potenti di tutto il mondo fatto da una bambina, Keren Gonzales, onduregna e sieropositiva nel giorno dell'inaugurazione della conferenza mondiale sull'Aids aperta a Città del Messico. "Noi ragazze e ragazzi sieropositivi stiamo crescendo ed abbiamo tanti sogni - dice Keren con voce forte e chiara - molti di noi vorrebbero diventare artisti, medici, maestri. Chiediamo l'attenzione di cui abbiamo bisogno e le medicine che ci servono per vivere".  Una battaglia "che si può vincere tutti insieme". Una standing ovation tutta per lei che ha sollevato uno dei problemi drammatici dell'Aids: quello dell'informazione, ancora quasi del tutto inesistente in molti paesi del terzo mondo; un accesso alle cure ancora negato ai paesi africani e dell'America centrale.

Ma i morti per Aids sono i calo: 2 milioni lo scorso anno, 200mila in meno del 2005; 7.500 i nuovi infetti ogni giorno mille dei quali bambini al di sotto dei 15 anni. In un decennio passi avanti per la cura di questa epidemia sono stati fatti. Ma non è così per ogni paese: ed appare ancora lontano l'impegno dell'Onu di curare tutti allo stesso modo entro la fine del 2010. I pazienti sieropositivi hanno guadagnato oltre 10 anni di vita per i nuovi farmaci.
Ma molti problemi per questa malattia restano: segna il passo ancora in molti paesi la discriminazione della malattia specie tra gli omosessuali; l'informazione sull'uso del preservativo, sulla prevenzione in generale deve essere, più costante, è stato detto a Città del Messico, altrimenti l'Aids non si ferma.
Fonte: TG5

 
 

31.07.2008 - XVII Conferenza internazionale AIDS

L' International AIDS Conference (IAC) si tiene ogni due anni e riunisce 25.000 scienziati, rappresentanti del governo, operatori sanitari, attivisti, dirigenti aziendali, e le persone che vivono con l'HIV e l'AIDS. Si tratta di una opportunità di condividere nuova ricerca scientifica e di impegnarsi nel dialogo relativa alla risposta globale all'HIV/AIDS.
Il tema di quest'anno della conferenza è "Universal Action Now" (azione universale ora), che sottolinea la necessità di proseguire l'impegno da parte di tutti i soggetti interessati a contribuire alla risposta globale all'HIV/AIDS - tra cui l'OMS.
Alcuni dei principali temi da discutere sono il rafforzamento dei sistemi di assistenza sanitaria nei paesi in via di sviluppo e di affrontare le disuguaglianze sociali di base che contribuiscono al rischio di HIV e di vulnerabilità.
Questi includono le questioni relative alla povertà, la disuguaglianza di genere, orientamento sessuale e di droga.

La conferenza sarà fruibile online in webcast all’indirizzo:
http://www.kaisernetwork.org/aids2008

Link:
- XVII International AIDS Conference   
- WHO HIV/AIDS programme      

Fonte: World Health Organization

 
 

04.06.2008 - OMS-UNAIDS-UNICEF: nuovo rapporto su AIDS

Nel mondo circa tre milioni di persone sieropositive ricevono oggi farmaci salvavita. Tuttavia milioni di persone non hanno ancora accesso alle misure di prevenzione e ai trattamenti.


Ginevra/Parigi, 3 giugno 2008 - La fine del 2007 ha segnato un importante passo in avanti nella storia dell'epidemia di HIV/AIDS.
 Secondo un nuovo rapporto lanciato ieri, 2 giugno, dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dal Programma congiunto delle Nazioni Unite sull'HIV/AIDS (UNAIDS) e dal Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF) circa tre milioni di persone, nei paesi a basso e medio reddito, ricevono farmaci antiretrovirali.
Il rapporto "Towards Universal Access: Scaling Up Priority HIV/AIDS Interventions in the Health Sector" (Verso l'accesso universale: estendere gli interventi prioritari nella lotta all'HIV/AIDS nel settore sanitario) sottolinea ulteriori progressi.
 Tra questi: la crescita nell'accesso ai servizi di prevenzione della trasmissione da madre a figlio dell'HIV, la maggiore diffusione dei test e dei servizi di consultorio e l'impegno dei paesi nella promozione della circoncisione maschile nelle regioni maggiormente colpite dell'Africa Subsahariana.
«Questi elementi rappresentano una importante vittoria per la salute pubblica» ha dichiarato Margaret Chan, Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. «Ciò prova che con impegno e determinazione tutti gli ostacoli possono essere superati. Le persone che vivono in contesti poveri di risorse possono tornare ad una vita economicamente e socialmente produttiva grazie all'assunzione di questi farmaci».
 
Milioni di persone hanno accesso ai trattamenti
Secondo gli autori del rapporto alla fine del 2007 circa un milione in più di persone (950.000) ricevevano la terapie antiretrovirali, portando complessivamente a tre milioni le persone che hanno accesso a tali farmaci.
Il traguardo di garantire l'accesso ai farmaci antiretrovirali a tre milioni di persone sieropositive nei paesi a basso e medio reddito era stato fissato per il 2005 dall'iniziativa "3by5".
 Nonostante l'obiettivo sia stato raggiunto con due anni di ritardo, si è compiuto comunque un notevole passo in avanti nel campo dell'accesso ai farmaci antiretrovirali.
Secondo il rapporto la crescita nell'accesso ai farmaci antiretrovirali può essere attribuito a diversi fattori, tra i quali:
* una maggiore disponibilità dei farmaci, dovuta in larga parte ad una riduzione dei prezzi
* un migliore sistema di distribuzione dei farmaci che si adatta meglio ai differenti contesti nazionali. L'approccio basato sulla salute pubblica dell'OMS consiglia regimi farmacologici standardizzati e semplificati, la decentralizzazione dei servizi e un uso appropriato del personale e delle infrastrutture
* una maggiore domanda di farmaci antiretrovirali poiché c'è una crescita delle persone che effettuano i test e a cui viene diagnosticato l'HIV

Maggior accesso: maggiore bisogno
Gli autori del rapporto sostengono che complessivamente il 31% dei 9,7 milioni di persone che hanno bisogno dei farmaci antiretrovirali li riceveva alla fine del 2007.
Questo significa che circa 6,7 milioni di persone, che ne hanno bisogno, ancora non hanno accesso ai farmaci salvavita.
«Questo rapporto evidenzia i progressi che si possono ottenere nonostante le difficoltà in cui versano i paesi e rappresenta un importante passo in avanti verso l'accesso universale alla prevenzione, trattamenti, cure e sostegno per l'HIV» ha dichiarato Peter Piot, Direttore Esecutivo di UNAIDS. «Sulla base di questi risultati, i paesi e la comunità internazionale devono lavorare insieme per rafforzare l'impegno per garantire l'accesso alla prevenzione e ai trattamenti».
 
Prevenire l'HIV nei bambini
Alla fine del 2007 circa 500.000 donne avevano accesso ai farmaci antiretrovirali per prevenire la trasmissione del virus ai propri figli, nel 2006 erano 350.000.
Nello stesso periodo 200.000 bambini ricevevano i farmaci antiretrovirali rispetto ai 127.000 della fine del 2006. La difficoltà di diagnosticare l'HIV nei neonati rimane l'ostacolo maggiore per i progressi.
«Si stanno ottenendo risultati incoraggianti nella prevenzione della trasmissione da madre a figlio del virus» ha dichiarato Ann Veneman, Direttore Generale dell'UNICEF. «Il rapporto deve motivare tutti noi a raddoppiare i nostri interventi a favore dei bambini e delle famiglie affette da HIV».
 
Tubercolosi e sistemi sanitari deboli ostacolano i progressi
Altri ostacoli nella diffusione dei trattamenti includono bassi tassi di mantenimento dei pazienti nei programmi farmacologici e un considerevole numero di persone che non è consapevole della propria sieropositività, o alle quali il contagio viene diagnosticato troppo tardi, per cui muoiono durante i primi sei mesi di cure.
La tubercolosi è la prima causa di morte per le persone affette da HIV nel mondo ed è in assoluto la prima causa di morte in Africa.
Attualmente le cure per l'HIV e per la tubercolosi non sono sufficientemente integrate e troppe persone perdono la vita perché non sono in grado di prevenire la tubercolosi o non hanno accesso ai farmaci salvavita.
Gli autori del rapporto avvertono che la crescita nell'accesso ai farmaci antiretrovirali potrà essere rallentata a causa dei deboli sistemi sanitari nei paesi maggiormente colpiti, in particolare dalla difficoltà di formare e trattenere gli operatori sanitari.
 I sistemi sanitari delle regioni più colpite continuano ad essere danneggiati dalla cosiddetta "fuga dei cervelli" - la migrazione degli operatori sanitari qualificati verso altre occupazioni in altri paesi - e dall'alto tasso di mortalità dovuto all'HIV stesso.
Gli autori inoltre sottolineano la necessità di migliorare la raccolta, analisi e pubblicazione dei dati relativi alla salute pubblica.
I paesi, i partner internazionali e altre fonti hanno fornito i dati presentati in questo rapporto. Nonostante alcuni limiti, queste stime sui differenti elementi della risposta dei sistemi sanitari all'HIV/AIDS sono le più aggiornate.

Fonte Unicef


 

24.03.2008 - Il flop del vaccino anti-Aids «Chi lo prende rischia di più»

Due decenni di studi, spesi 500 milioni di dollari l' anno Il genetista Desrosiers: oggi non abbiamo la minima idea di come mettere a punto un vaccino efficace

Un flop da diversi milioni di dollari. Se si considera che solo quest' anno i fondi pubblici americani dedicati alla ricerca contro l' Aids sono stati quasi 500 milioni (circa 350 milioni di euro). E sono quasi 20 anni che somme a sei zeri, via via cresciute, sono state erogate dal governo federale. «Un flop paragonabile al disastro dello shuttle Challenger per la Nasa», dice l' immunologo Robert Gallo, co-scopritore (insieme al francese Luc Montagnier) del virus dell' Aids, che guida l' Istituto di virologia umana di Baltimora. Un flop con implicazioni non da poco per le future strategie mondiali (che poi sono quelle statunitensi) anti-Aids. Con implicazioni anche politiche, visto che George Bush ha investito anche di suo in questa sfida. Il flop riguarderebbe i risultati parziali, ma chiaramente negativi, delle prime due sperimentazioni di vaccini anti-Hiv. Test in fase conclusiva. Quasi vent' anni di ricerche che rischiano di andare in fumo. O, comunque, tali da allertare chi da anni studia questa malattia con «vantaggi» non indifferenti per i laboratori impegnati. Due esperimenti che addirittura lasciano a bocca aperta gli scienziati: «E' accaduto il contrario di quanto previsto - dicono al quotidiano americano Washington Post i virologi dell' università di Harvard a Boston - chi è stato vaccinato rischia due volte di più di infettarsi di chi ha ricevuto il placebo». I risultati sono stati presentati lo scorso settembre. E Step e Phambili (così si chiamano le due avventure vaccinali partite sull' uomo nel 1998) hanno ricevuto un secco stop. Così come altri sette trial partiti in seguito e progettati con gli stessi crismi dei primi due. Entrambi dovevano arrivare a 3.000 volontari. Lo Step (prevalentemente destinato agli omosessuali) in Sud America, nei Caraibi e in Australia (si era appena arrivati a completare l' arruolamento); il Phambili (che in lingua Xhosa, uno degli idiomi sudafricani, significa «muoversi in avanti») in Sudafrica dove già era stato avviato su 801 persone. Solo per questi due esperimenti fermati sarebbero stati bruciati 35-40 milioni di dollari, esclusa la ricerca. Degli altri sette test vaccinali nemmeno si parla. L' ipotesi di questo tipo di vaccino, sviluppato dal colosso farmaceutico Merck, è stata quella di agganciare su un ceppo del virus del raffreddore (l' adenovirus tipo 5) disattivato un antigene del virus dell' Aids. I vaccinati avrebbero dovuto sviluppare difese specifiche contro l' Hiv in modo da bloccarlo subito. Che cosa sarebbe successo nella realtà? Per Ronald Desrosiers, genetista molecolare di Harvard, il vaccino avrebbe sì stimolato le difese, aumentando quelle cellule deputate a distruggere i nemici. Peccato che «queste cellule sono anche il bersaglio ottimale per l' Hiv». Ecco allora che il «micidiale» virus avrebbe trovato, nei vaccinati, pane per i suoi denti. Cioè un «pascolo» addirittura più ricco. Quindi? Dice Desrosiers sconsolato: «A questo punto non sappiamo come preparare un vaccino efficace». Occorre vedere che cosa accadrà ora nei vaccinati. La stranezza è che i test sulle scimmie avevano funzionato: gli esperimenti però sono stati effettuati su pochi esemplari essendo i primati cavie molto costose. E, forse, l' Hiv scimmiesco non reagisce allo stesso modo di quello umano. La prossima settimana un vertice di scienziati esaminerà il problema. E l' Nih (gli Istituti di salute pubblica americani) di Baltimora già parla di rivedere le strategie: i 497 milioni di dollari previsti quest' anno per la ricerca sui vaccini potrebbero cambiare destinazione. Nel mondo si stanno portando avanti almeno altre 30 sperimentazioni con vaccini, uno italiano, alcuni impostati in modo diverso da quelli statunitensi. Quanto accaduto, però, offre osservazioni interessanti. Questo è, per esempio, il parere dei ricercatori della Merck. Ed è anche il parere di Anthony Fauci, capo dell' Istituto per le malattie infettive dell' Nih: «Bisogna continuare nei test, facendo ovviamente tesoro di quanto emerso da Step e Phambili». Un vaccino che contiene la proteina Env induce i linfociti B a produrre anticorpi, ma a contatto con il virus isolato dal sangue perde efficacia *** La scheda *** I vaccini Sono due le sperimentazioni di vaccini anti-Aids arrivate alla cosiddetta fase 3, quella condotta su molti soggetti *** Gli studi Quelli su vasta scala sono due. Il primo in Thailandia (2.500 soggetti), il secondo in Usa, Canada, Portorico e Olanda (4.500) *** Il sistema Si basa sull' inoculazione di porzioni della proteina Gp120 nell' involucro del virus. Previste 7 iniezioni in 3 anni *** I risultati Non sono buoni. In uno dei due esperimenti, chi è stato vaccinato rischia due volte di più di infettarsi di chi ha ricevuto il placebo *** Gli altri tentativi *** «Cocktail» di proteine *** Tra Usa, Francia e Uganda si sperimenta sull' uomo un vaccino con porzioni di diverse proteine, compresa la Gp120 *** La «Env» e gli anticorpi *** Il vaccino ricombinante *** È a base di virus del vaiolo dei canarini: stimola la produzione di anticorpi e linfociti predisponendoli a uccidere cellule infettate *** La strada italiana *** Primo vaccino efficace sulle scimmie: usa la proteina Tat, che fa reagire il sistema immunitario

Pappagallo Mario
Pagina 19
(22 marzo 2008) - Corriere della Sera


 

04.12.2007 - HIV: CRESCE L’INCIDENZA CONTAGIO TRA ULTRASESSANTENNI

Altro che una malattia che colpisce prevalentemente i giovani. L’Hiv, anche in Italia, fa breccia anche nelle generazioni più “mature”.
E’ quanto risulta dai dati pubblicati recentemente dal Centro operativo anti-Aids (Coa) dell'Istituto superiore di sanità (Iss), in occasione del 52esimo Congresso nazionale della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) che si è tenuto a Firenze.
Dalla ricerca risulta che sono stati 4.300 i nuovi casi di contagio nel nostro Paese nel 2004, di questi 1.400 coinvolgevano ultrasessantenni.
E il trend si è mantenuto inalterato negli ultimi anni. Questo nuovo fenomeno sarebbe stato favorito - oltre che dalla maggiore efficacia delle cure farmacologiche - anche dall’allungamento della vita media e dalla conseguente possibilità da parte degli anziani di poter avere un’attività sessuale anche quando sono in là negli anni. Ma, secondo gli esperti, la scoperta della sieropositività in età più adulta comporta rischi di emarginazione sociale molto spinti con ricadute psicologiche devastanti, imputabili soprattutto a famiglie che spesso decidono di abbandonare a se stesso l’anziano piuttosto che occuparsene.
Non è raro che pazienti anziani, ricoverati per sospette polmoniti, una volta scoperto il contagio, siano letteralmente abbandonati dalle loro famiglie. Per ovviare a questo fenomeno, sono state create comunità o case alloggio specifiche dove i pazienti possono essere seguiti sia sotto il profilo medico che psicologico.

di Linda Parrinello
(fonte: www.sieropositivo.it)


 

30.11.2007 - Aids: solo 1 malato su 3 si cura

Solo un malato di Hiv su tre ha attualmente accesso alle cure, e la causa e' da attribuire ai costi dei farmaci, lo segnala ActionAid.
In un rapporto diffuso alla vigilia della Giornata mondiale contro l'Aids, ActionAid indica che se dal 2001 il trend dei costi e' in discesa, i farmaci di seconda linea, quelli utilizzati con l'aumento della resistenza del virus, restano alti. La spesa annua e' di 1.200 dlr l'anno. Per garantire l'accesso universale delle cure entro il 2010 servono 42,2 mld.

(fonte: www.ansa.it)


 

27.11.2007 - AIDS: raddoppiano i contagi in Europa 

Il numero di persone col virus Hiv dell'Aids e' raddoppiato negli ultimi sei anni in Europa. Se ne parla a Bruxelles.
Rappresentanti di Ue, Onu, esperti e politici prendono parte ad 'Hiv in Europa 2007', che ha come obiettivo quello di far passare il messaggio dell'importanza di una diagnosi precoce e di una tempestiva terapia.
A preoccupare, oltre i dati sulla diffusione, anche e' il fatto che piu' della meta' dei contagiati non e' consapevole di aver contratto il virus.
(fonte: www.ansa.it)



27.09.2007 - L’AIDS COLPISCE SEMPRE PIU' DONNE

“Non più categorie ma comportamenti a rischio”: ecco il nuovo volto dell’Aids, che vede colpite sempre più le donne, per una lotta al virus tutta “rosa”.
La LILA, in collaborazione con Regione Puglia, Provincia di Lecce, NaEMi, MDS, Clinic+ e PAZ, ha avviato una petizione per la diminuzione del prezzo dei preservativi.
Puoi firmare la petizione direttamente a www.petitiononline.com/pazlila/petition.html.
(fonte: www.puglialive.net)



21.08.2007 - Africa, ogni minuto muoiono 8 bimbi

Ogni minuto in Africa muoiono otto bambini sotto i cinque anni, per malattie per le quali esistono vaccini.
Lo hanno denunciato a Maputo alcune organizzazioni Onu, in occasione di un incontro fra i Paesi africani di lingua portoghese, l'Organizzazione mondiale della Sanita' e il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia.
I decessi sono dovuti principalmente a poliomielite, tetano o morbillo.
La riunione mira a incrementare la vaccinazione dei bambini in Africa.

(fonte: Ansa)



09.08.2007 - Arte Visuale dagli artisti HIV- Positivi

Visita la nuova Galleria d’Arte di Agosto per vedere l’ultima collezione degli artisti sieropositivi!
Questo mese la galleria, curata da Arnold j. Kempo, è dedicata alle opere di Jerome Caja e di David Cannon Dashiell, artisti sieropositivi deceduti negli anni ’90.http://www.thebody.com/visualaids/web_gallery/2007/kemp/12.html?m212t

(fonte: www.thebody.com)



08.08.2007 - Aids: Commissione Ue, stop a Viracep

BRUXELLES - La Commissione europea ha sospeso l'autorizzazione per la commercializzazione del farmaco Viracept, Roche, per il trattamento dell'Hiv.

La sospensione è stata decisa dopo le analisi elaborate dall'Agenzia europea dei medicinali (Emea) che hanno rilevato la presenza di mesilato etilico - sostanza genotossica, nociva per il Dna - in alcuni lotti del farmaco.

La sospensione potrà essere revocata solo con una nuova decisione della Commissione dopo un'ulteriore valutazione dell'Agenzia.

(fonte: www.ansa.it)


Sul sito del Ministero della salute, e in onda su molte radio, il nuovo spot con Ambra Angiolini che invita i ragazzi ad usare il preservativo.
Link allo spot radiofonico sul sito del Ministero della Salute

(fonte: www.repubblica.it)


 

31.07.2007 - Arte Visuale dagli artisti HIV- Positivi

Visita la nuova Galleria D’Arte sul web per vedere l’ultima collezione degli artist HIV positivi!
Questo mese la galleria, intitolata “ Non sono arrabbiato con te, ma ce l’ho con i pettegolezzi!”.
Curata da Scott Hug, un artista che lavora focalizzando la sua attenzione sugli eventi di natura sociale e politica, analizzando la politica, la cultura popolare e l’ossessione dei mass- media.http://www.thebody.com/visualaids/web_gallery/2007/hug/09.html?m207t

(fonte: www.thebody.com)


 

19.07.2007 - Conferenza IAS 2007, 22-25 luglio 2007 - Sydney (Australia)

Come quarta Conferenza della serie, la IAS 2007 si focalizzerà sui risultati degli ultimi sviluppi relativi alle aree di scienze generali, cliniche e della prevenzione.

La conferenza continuerà la sua forte enfasi sul trattamento e sulla patogenesi,così come è accaduto durante l’agenda della prevenzione biomedica introdotta durante la Conferenza brasiliana del 2005 a Rio de Janeiro.

Come caratteristica specifica della Conferenza, IAS 2007 vorrà esaminare come gli sviluppi scientifici possano, nella loro realizzazione pratica, dare una risposta a livello globale all’HIV/AIDS.
Come associazione indipendente che fa a capo, a livello mondiale, ai professionisti che trattano la malattia, la IAS si preoccupa di lavorare in stretta collaborazione con la Società australasica per la Medicina HIV (ASHM) al fine di sviluppare un programma che possa esplorare come meglio superare l’ostacolo tra la scienza e la messa in pratica.La vera natura internazionale della conferenza (con più di 125 paesi rappresentati nel 2005) è un’opportunità ideale per la rete di collaborazione.

Visita il sito www.ias2007.org per informazioni relative al programma, la registrazione e la lettura degli estratti.

 
 

06.07.2007 - Aids: Brasile riduce prezzo farmaco

Il Brasile ha accettato l'offerta della casa farmaceutica Abbott che ridurra' il prezzi di un farmaco anti-Aids, il Kuletra, del 30 per cento. L'accordo, che permettera' di risparmiare circa 10 milioni di dollari l'anno, e' stato presentato dal ministro della salute brasiliano come un importante esempio. L'obiettivo e' riuscire a fornire i medicinali essenziali gratuitamente a chi ne ha bisogno. Si calcola che, in questo modo, si potrebbe ridurre la mortalita' del 50 per cento.

(fonte: Ansa)


 

02.07.2007 - Aids: 50% da rapporti eterosessuali

In circa la metà dei casi, l'Aids si contrae con rapporti eterosessuali e l'età media delle persone colpite è salita, lo rileva l'Iss. Gli uomini hanno una eta' media di 43 anni, le donne di 30; è drasticamente sceso il tasso di mortalita' dal 100% del 1984 all'8,8% di oggi. Aumentano però le nuove infezioni: 60mila i casi segnalati dal 1982 al 2006, 35mila i mortali. Nel 2006 i cittadini residenti in Italia che convivono con l'Hiv sono 110-130 mila, quelli con il virus conclamato 25mila.

(fonte: Ansa)


 

21.06.2007 - Aids: numero verde, 600mila chiamate

Dal giugno 1987 al dicembre 2006, il numero verde sull'Aids ha ricevuto 575.815 telefonate, 28 mila all'anno. Il bilancio e' stato reso noto ad un convegno organizzato dall'Istituto Superiore di Sanita' sul servizio.Il 78% degli utenti ha un'eta' compresa tra i 20 e i 39 anni, la maggior parte risiede nel centro Italia. Il 26,1% richiede informazioni sul test, mentre il 25,6% dei chiamanti si informa sulle modalita' di trasmissione.

(fonte: www.ansa.it)

 
 

01.06.2007 - Ue, 400 mln per lotta ad Aids

La Commissione europea stanzierà 400 milioni di euro in 4 anni al fondo per la lotta all'Aids. Lo annuncia il presidente Barroso.
Obiettivo della Commissione e' contribuire al rafforzamento dell'accesso alla prevenzione, al trattamento, al sostegno e alle cure nei paesi in difficolta', in particolare in Africa, nel quadro di una partnership con i paesi Acp (Africa, Caraibi, Pacifico) e gli Stati membri. Negli ultimi 5 anni, la Commissione ha stanziato 522 mln di euro.

(fonte: Ansa)


 

25.05.2007 - Conferenza Impatto AIDS '07, 1-4 luglio 2007 - Marsiglia (Francia)

1-4 Luglio 2007, Marsiglia Francia
L’8° Conferenza sull’impatto dell’AIDS si terrà a Marsiglia.
Questa Conferenza è il più importante evento internazionale specificatamente riferito alle scienze umane e sociali nel campo dell’epidemia HIV.
L’incontro si focalizzerà sulla creazione di un network tra gli aspetti, biologici, psicologici e sociali dell’HIV, offrendo una piattaforma in cui i ricercatori, i praticanti e gli interessati possono relazionarsi in un dialogo e dibattito.
La conferenza sull’impatto dell’AIDS ha luogo ogni due anni a partire da quella di Amsterdam del 1991.
Maggiori informazioni su questo evento saranno disponibili sul sito www.aidsimpact.com/2007


 

17.05.2007 - La Cronaca di Mantova intervista Anna Zacchè

Leggi l'intervista di Sara Bellingeri "La Cronaca di Mantova" alla Presidente di Alfaomega. [ Articolo "La Cronaca di Mantova del 11_maggio_2007 ]



 

22.04.2007 - Uniti per i bambini, Uniti contro l'AIDS!

Anche Alfaomega aderisce alla Campagna

Uniti per i Bambini, Uniti contro l'AIDS! Una firma per 4 obiettivi: firma la petizione

Puoi venire presso la nostra sede a Curtatone (MN) in via dei Toscani 8 e depositare la tua firma sugli appositi moduli della Campagna di sensibilizzazione.
Oppure compilando il modulo online sul sito www.unitiperibambini.it

"Per dare più forza ai messaggi di prevenzione e potenziare la raccolta di fondi per i programmi sul campo, UNICEF e UNAIDS (l'Agenzia ONU per la lotta all'AIDS) hanno lanciato "Uniti per i bambini, Uniti contro l'AIDS" una campagna globale che di qui al 2010 si propone di invertire la rotta nella lotta alla pandemia.

Anche tu puoi contribuire a questa campagna: con una donazione, svolgendo attività di volontariato con l'UNICEF sul territorio, diffondendo messaggi di sensibilizzazione, informazione e prevenzione, inserendo i banner della Campagna sul tuo sito (che citeremo in una apposita pagina web di ringraziamento). In Italia, "Uniti per i bambini, Uniti contro l'AIDS" è una Campagna che vede a fianco dell'UNICEF altre undici Organizzazioni da sempre impegnate sul fronte della promozione dei diritti dei bambini e della lotta all'HIV/AIDS:
Amnesty International - Sezione Italiana, ANLAIDS, Archè, CESVI, CittadinanzAttiva, Comunità di Sant'Egidio, Croce Rossa Italiana, LILA, Medici Senza Frontiere - Italia, Save the Children - Italia, Terre des Hommes -Italia.Per dare voce ai cittadini, la Campagna ha lanciato una raccolta di firme a sostegno di quattro richieste, che verranno indirizzate al Governo italiano nei prossimi mesi. Più numerose saranno le firme, più forte sarà la nostra voce!
Per questo ti chiediamo di firmare (e fare firmare) la petizione entro il 31 maggio 2007.

Puoi farlo recandoti a uno delle centinaia di banchetti allestiti per le due Giornate nazionali di mobilitazione della Campagna sabato 14 e domenica 15 aprile (tutti gli appuntamenti su www.unitiperibambini.it) oppure compilando l'apposito modulo on line.
 
I bambini, volto invisibile dell'HIV/AIDS

Ogni minuto, un bambino muore per cause collegate all'HIV/AIDS.
Ogni giorno, 6.000 ragazzi tra i 15 e 17 anni contraggono il virus.

Nel mondo, sono 15 milioni i bambini resi orfani di uno o entrambi i genitori per colpa dell'AIDS.


L'HIV/AIDS ha sempre più il volto di un bambino. Metà delle nuove infezioni colpiscono giovani sotto i 24 anni, e l'età del contagio si abbassa sempre di più. In alcuni paesi dell'Africa, un'intera generazione combatte con questa malattia sin dalla nascita.

Ma questo problema è troppo spesso ignorato dalle politiche sanitarie e sociali, dagli aiuti internazionali e dalle campagne di prevenzione. Per questo l'UNICEF afferma che i bambini sono il volto invisibile dell'AIDS.

L'UNICEF realizza programmi di lotta all'HIV/AIDS in 126 Paesi in via di sviluppo, mobilitando risorse umane ed economiche, e cooperando strettamente con i governi, le associazioni e le comunità locali".
 
(fonte: www.unicef.it - www.unitiperibambini.it)


 

20.04.2007 - Aids: nel sangue umano nuova arma anti-Hiv

E' una molecola capace di impedire l'ingresso del virus nelle cellule.
E' efficace anche contro i ceppi resistenti ai farmaci «Virus-Inhibitory Peptide» (VIRIP).
E' il nome di una molecola che sembra efficace anche contro i ceppi di Hiv più temibili, quelli resistenti ai farmaci oggi in uso.
E' stata isolata nel sangue umano da Frank Kirchhoff dell'Università di Ulm in Germania. La molecola blocca l'ingresso dell'Hiv nelle cellule umane e «potrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci attivi anche contro Hiv farmaco-resistenti», sostiene Kirchhoff.

La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Cell. «Si tratta di un progresso importante» ha commentato Mauro Moroni, direttore dell'Istituto di malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano, «perchè VIRIP è la prima molecola naturale in grado di impedire l'infezione bloccando l'ingresso del virus Hiv nelle cellule immunitarie».

«Una buona notizia. Ma niente facili illusioni» Gianni Rezza, dell'Istituto Superiore di Sanità: «E' una scoperta importante, ma bisognerà vedere quali saranno i reali sviluppi pratici prima di creare entusiasmi».

(fonte: www.corriere.it)

 
 

18.04.2007 - Campagna Love Life Stop Aids

Berna, 16.04.2007

L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) lancia oggi, in collaborazione con Aiuto Aids Svizzero, una nuova campagna LOVE LIFE STOP AIDS.

Lo slogan «Se il passato interferisce con la tua relazione» è volto a ricordare che la vita di ognuno comprende anche un passato di rapporti sessuali che non può essere ignorato. Per la prima volta la campagna tematizza pure il test dell'HIV.
Le immagini della campagna 2007 illustrano l'ingerenza dei rapporti amorosi trascorsi nel presente.
Diverse coppie sono rappresentate in situazioni casalinghe, per esempio nella camera da letto o nel bagno. Tuttavia le coppie non sono sole, ma circondate dai partner precedenti. Il passato, anche quello relativo alla sfera sessuale, può influenzare in maniera importante il presente.
Affinché non interferisca con la nuova relazione, in una prima fase entrambi i partner si proteggono mediante l'impiego di preservativi. Se la relazione dura abbastanza a lungo e s'instaura una fiducia reciproca, i partner si sottoporranno insieme ad un test di bilancio che permette loro di escludere un rischio di contagio con l'HIV.check-your-love-life.ch

Anche le persone che non intendono iniziare una nuova relazione possono essere interessate ad appurare un eventuale rischio legato alle loro trascorse attività sessuali.
Chi desidera sapere se e quando è opportuno sottoporsi a un test può consultare il sito www.check-your-love-life.ch, che offre consulenza e propone un questionario elaborato su basi scientifiche relativo al proprio comportamento. Inoltre vi figurano gli indirizzi dei servizi presso i quali è possibile sottoporsi a un tale test. 

Novità: il test dell'HIV è oggetto della campagna
È la prima volta nella storia della campagna contro l'Aids che il test viene esplicitamente tematizzato. In tal modo si contribuisce a diminuire il blocco psicologico che rende difficile sottoporsi a questo tipo di esami: chi ha avuto comportamenti rischiosi in seno a un gruppo a rischio, ossia con una percentuale elevata di HIV positivi, è indotto ad effettuare il test presso un servizio specializzato.
Al di là di ciò, consultando il sito check-your-love-life.ch chiunque può verificare se sia opportuno effettuare il test presso il medico di famiglia o presso un servizio specializzato. Il sito contiene inoltre tutto quello che si è sempre voluto sapere sul sesso, indipendentemente dall'interesse per un test dell'HIV.Il test dell'HIV fornisce un contributo per la prevenzione dell'Aids

Il test, volto a fornire un contributo per la prevenzione dell'Aids mediante una consulenza di qualità, continua a essere effettuato su base volontaria e nel rispetto della confidenzialità. I test rapidi consentono di riunire l'esame e la consulenza in un'unica consultazione. 

(fonte: www.news.admin.ch)


 

16.04.2007 - Sistema Legislativo e Giuridico in relazione all’HIV e AIDS

19 - 21 Aprile 2007, Londra, Regno Unito

La National AIDS Trust (NAT) ospiterà un seminario su “Sistemi Legislativi e Giuridici in relazione all’HIV e l’AIDS” dal 19 al 21 Aprile 2007 a Londra.
Questo sarà il terzo di una serie di seminari innovativi per le ONG che trattano l’HIV e l’AIDS, che sono le attività principali dell’AIDS Action Europe nel “progetto dei partners europei in azione contro l’AIDS”.
NAT ha prodotto un pre-seminario per raccogliere informazioni sui sistemi legali e sulle questioni di accesso legale nei paesi dell’Europa e del Centro Asia.
Il risultato sarà messo per iscritto in una relazione di pre-seminario.

l moduli di iscrizione per il seminario sono disponibili ondine all’indirizzo www.nat.org.uk.
Per ulteriori informazioni mandare una mail al hivlaw@nat.org.uk

 
 

10.04.2007 - ITALIA: I CONTAGIATI DA HIV SE NE ACCORGONO TARDI

Il 50% delle persone si rende conto di avere l'HIV quando la malattia è in stadio avanzato o addirittura conclamata.


La gran parte dei contagi si deve a trasmissione sessuale, specie tra eterosessuali giovani o sopra i 50 anni.Negli ultimi anni, la paura dell'AIDS è scesa.

Dal 1990 al 1999 si era registrato un calo dei contagi; da allora in poi, non sono più diminuiti.

Il dottor Antinori dell'istituto Spallanzani di Roma, al convegno HIV&Real Life, meeting nazionale del Network Persone Sieropositive (ottobre 2006), ha sottolineato che molte persone hanno tardi i primi sospetti sull'avvenuto contagio, specie se si tratta di immigrati.
Attualmente i casi di infezione sono 140 mila, con un incremento di 3500 sieropositivi l'anno.
Il dottor Moroni, direttore della Clinica malattie infettive dell'Università statale di Milano, pone invece l'accento sulle note positive: 20 molecole per le terapie antiretrovirali e altre dieci in fase di studio.

Si tratterà di una svolta per chi ha sviluppato resistenze alle medicine in uso attualmente.
Nello Martini dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) si dichiara inoltre orgoglioso di vivere in un paese come l'Italia, dove i medicinali per combattere l'AIDS sono gratuiti e a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
di Alessandra S.

(fonte: www.sieropositivo.it)



 

03.04.2007 - Arte Visuale dagli artisti HIV- Positivi

Visita la nuova Galleria di Aprile 2007 di The Body per vedere la nuova collezione d’arte di persone HIV-positive. Questo mese la galleria è intitolata “On the Stage” (Sul palco); è curata da Tomoko Ashikawa il curatre/direttore della galleria AG di Brooklyn e Coordinatore all’Artists Space di New York.

(fonte: www.thebody.com)

 
 

22.03.2007 - AIDS: telefono verde in 7 lingue

Per i cittadini stranieri il telefono verde Aids dell'Istituto Superiore di Sanità da lunedì parla sette lingue.
A rispondere al numero 800 861061 saranno i mediatori culturali i quali si alterneranno per dare informazioni sulla malattia in inglese, francese, romeno, cinese, arabo, spagnolo e russo.
L'iniziativa è stata finanziata dal Ministero della Salute.
L'attività di counselling sarà anonima e gratuita, dal lunedì al venerdì dalle ore 13.00 alle ore 18.00.

(Fonte: ANSA)

 
 

20.03.2007 - Carta europea dei Diritti del Malato

La Carta Europea dei Diritti del Malato è il risultato di un lavoro congiunto tra il Tribunale per i Diritti del Malato (TDM) e 15 organizzazioni civiche partner della rete europea di Cittadinanzattiva, Active Citizenship Network.
La Carta Europea, elaborata nel 2002, con il supporto della Merck Sharp & Dohme, si è basata sia sulla esperienza del TDM ed in particolare sulle precedenti Carte per i diritti del malato promulgate in Italia, a livello nazionale, regionale e locale, sia sulla Carta Europea dei Diritti Fondamentali.
 
La Carta Europea raggruppa i diritti inalienabili del paziente che ogni paese dell’Unione Europea dovrebbe tutelare e garantire. Diritti che si trovano a rischio, tra l'altro, a causa della crisi finanziaria dei sistemi nazionali di welfare.
 
Sulla base della Carta Europea dei Diritti del Malato, Cittadinanzattiva ha realizzato un progetto che si è posto l’obiettivo di verificare il grado di attuazione dei 14 diritti sanciti nella Carta, nei 15 paesi della "vecchia Europa", attraverso un processo di monitoraggio realizzato dalle singole organizzazioni civiche che lavorano in questi paesi. Il rapporto finale verrà presentato a Bruxelles il 29 marzo del 2007.
Scarica il testo della carta europea.

(fonte: www.cittadinanzattiva.it)

 
 
8-11 marzo 2007, Praga, Repubblica Ceca

La conferenza “HIV, lavoro e questioni sociali” è parte dell’ “Azione Aids e Progetti Integrazione” e ha lo scopo di permettere la conoscenza, le capacità e le esperienze delle ONG dell’Ovest, Est e Centro Europa che trattano l’HIV e l’AIDS, sui seguenti argomenti:
HIV e Lavoro
HIV e Discriminazione
Abitazione e Alloggio
Supporto Sociale dal Settore Governativo e Non Governativo per l’HIV
L’evento anticipa i bisogni per le ONG di giocare un importante ruolo nel responso alle questioni sociali relative all’HIV/AIDS.

Visita, per maggiori informazioni, il sito che tratta della conferenza: www.aids-pomoc.cz/kongres_main.html

 
 

26.02.2007 - Ricco o Povero, l’HIV tocca ogni angolo della società sud Africana

La presupposizione che la crisi HIV sud-africana sia una pena principalmente rurale che affligge la povera gente è stata messa in discussione da un nuovo studio che mostra che l’incremento dell’HIV tra i ricchi, ben educati del Sud Africa stanno crescendo.

Un’indagine su 3.500 sud africani tra il 2002 e il 2005 ha visto un 34% di incremento di malati tra professionisti, da un 6,2% del 2002 ad un 8,3% del 2004.
Mentre la differenza di infezioni HIV tra i ricchi e i poveri rimane sempre alta, il picco di infezioni si è avvertito nella parte privilegiata della popolazione sudafricana e riesce a dare un’idea di quanto il virus sia diventato pervasivo.
“Questo può rappresentare un'intera nuova onda dell’epidemia” dichiara Carel van Aardt, direttore dell’Ufficio dell’Università del Sud Africa di Market Research.

(fonte: www.thebody.com)

 

22.02.2007 - Ha inizio: The Body Covers CROI 2007

La più importante conferenza annuale sulla ricerca HIV, la Conferenza sulle Infezioni Retrovirali e Opportunistiche (CROI) inizierà il 25 Febbraio 2007 a Los Angeles.
Come sempre The Body sarà presente per monitorare e riportare ciò che verrà discusso.
Il loro team di specialisti e giornalisti riporterà le informazioni aggiornate su tutti gli argomenti che trattano l’HIV e quelli correlati alla malattia (come il cambiamento delle forme corporee), le strategie per il trattamento (come le interruzioni del trattamento programmato e il dibattito sul “quando iniziarlo”) e i nuovi trattamenti anti HIV.
The Body riporterà notizie, parti di argomenti chiave e includerà le interviste con i migliori ricercatori.
 
Tieniti aggiornato sulla Conferenza sul sito www.thebody.com o sul sito ufficiale della Conferenza http://www.retroconference.org/2007/
 
Fonte: www.thebody.com


 

21.02.2007 - Africa: test sperimentale di vaccini anti-AIDS

Un test di vaccino che coinvolgerà 3000 persone, il più ampio mai effettutato su territorio africano, sta per cominciare nel Sud Africa.

Il test desidera capire come il vaccino sperimentale possa sia prevenire la trasmissione  dell’HIV o diminuire la carica virale di chi diventa HIV positivo durante il trattamento.
Sia le donne gli uomini HIV negativi parteciperanno nel test della durata di 4 anni, il quale coinvolgerà persone in buona salute, sessualmente attive, tra i 18 e i 35 anni.
Il vaccino non può infettare gli aderenti al test con il virus, poiché non contiene HIV vivo.
A tutti gli aderenti saranno dati preservativi e riceveranno regolari consigli su come ridurre il rischio di diventare HIV positivi.

Fonte: http://www.thebody.com/kaiser/2007/feb9_07/hiv_vaccine_trial.html?m187t

 


19.02.2007 - VII Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco

HA VINTO LA CARITÀ
300.000 farmaci donati

Una persona su due dei clienti delle oltre 2.600 farmacie italiane coinvolte nell’iniziativa di sabato 3 Febbraio, ha donato almeno un farmaco permettendo di raggiungere quota 300.000 farmaci donati.
ANIFA (Associazione Nazionale Industrie Farmaco di automedicazione) sostiene la raccolta di farmaci attraverso ulteriori donazioni.
I medicinali raccolti sono destinati agli oltre 1.000 enti convenzionati che danno assistenza a circa 260.000 persone indigenti.

(fonte: www.bancofarmaceutico.org)




09.02.2007 - AIDS Visuale: Arte dagli artisti sieropositivi

Visita la WEB Gallery del mese di Febbraio 2007 per vedere la più recente collezione di opere di artisti sieropositivi!
Questo mese il titolo è “Le tue tenebre” ed è curata da Bruce Hackney, direttore all’ART Gallery Yvon Lambert, e Tim Smith, manager amministrativo dello studio dell’artista Lisa Ruyter.

Link: WEB GALLERY



27.01.2007 - ANSA pubblica l'AIDS

"Il volume - che raccoglie una selezione delle migliaia di lanci dell’agenzia che da allora ad oggi hanno raccontato i drammi e le paure per la nuova malattia, i progressi, le attese deluse e le tante conquiste dell’infettivologia, non è un libro scientifico: è piuttosto un percorso guidato nelle tappe più significative della lotta all’Aids - le ipotesi sulle cause, i primi farmaci, la speranza di un vaccino, le terapie combinate - senza trascurare gli aspetti sociali della malattia, le storie delle persone sconosciute e dei personaggi famosi.

Oltre a rappresentare un'importante documentazione storica, ha un duplice intento.
Prima di tutto mostrare agli addetti ai lavori, gli infettivologi e i medici più in generale, abituati a misurare i progressi nella lotta all'infezione attraverso le pubblicazioni scientifiche, la percezione reale che il pubblico ha delle stesse notizie dopo l'elaborazione giornalistica.
In secondo luogo, sottolineare come l'Aids è stato rappresentato nei suoi aspetti più squisitamente scientifici (l'individuazione del virus, la messa apunto dei primi farmaci, la ricerca di un vaccino, l'impegno dell'industria, delle Università) a quelli più sociali (il diritto all'accesso ai farmaci, il dramma dei Paesi in via di sviluppo, le discriminazioni, lo stigma), con l'impegno delle Associazioni dei pazienti e di personaggi famosi che sono scesi in campo contro la malattia."

(fonte: www.ansa.it)


26.01.2007 - Ateneo Siena e Novartis contro l'AIDS

La Commissione Europea ha stanziato 15 milioni e mezzo di euro per un progetto finalizzato alla prevenzione dell'Hiv.
 Tra gli ideatori e i promotori del progetto figurano l'Universita' di Siena e Novartis Vaccines and Diagnostics.
 Il progetto ha l'obiettivo di favorire l'interazione di ricercatori, nel campo dell'Hiv/Aids, appartenenti a 32 istituzioni, incluse universita', istituti di ricerca governativi in 10 Paesi dell' Unione tra cui Italia, Gran Bretagna e Spagna.
(fonte: www.ansa.it)

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